"Il G20 sull'istruzione, che ruolo ha nelle politiche future globali, è sembrato che l'istruzione a un certo punto sia stata messa un po' da parte, rispetto ai compiti principali dello Stato moderno, rispetto alla salute, ma oggi?" "Sì questa è la terza volta, terza volta che si fa un G20 per l'istruzione. Il G20 è la riunione dei 20 più grandi Paesi al mondo, che si prendono quindi cura proprio del futuro del mondo. Abbiamo parlato molto, l'abbiamo fatto a Catania sotto la presidenza nostra, che ho presieduto io. E quello che è comparso evidente nella discussione è: primo la centralità della scuola, dell'educazione in ogni processo di sviluppo. Stiamo cambiando completamente il mondo, non è neanche un cambiamento tecnologico. Il Papa dice un cambiamento delle persone e allora bisogna formarle. Secondo che tutti stiamo affrontando gli stessi problemi. Il Covid ha segnato veramente un confine fra il prima e il dopo e tutti ci siamo resi conto che le mie esperienze, le tue esperienze, le esperienze degli altri, devono diventare una grande esperienza comune. E quindi bisogna riportare la scuola al centro delle politiche, al centro dell'attenzione dei governi, ma soprattutto al centro dell'attenzione delle comunità locali".