"A proposito di fontana di Trevi, perché in queste ultime ore mi è capitato di parlare con più persone e in molti mi hanno domandato della fontana di Trevi, a proposito del fatto che a breve, forse a brevissimo, potrebbe esserci una sorta di numero chiuso o forse ticket? Ci dice qualcosa? So che lei ha inaugurato da poco il cantiere". "Sì, sì, assolutamente. Noi faremo una cosa molto semplice, perché oggi, diciamo così, si entra normalmente nel catino della fontana parliamo, perché la parte sopra è una piazza eccetera, ma proprio per stare vicino e, siccome è un luogo, è una fontana meravigliosa, è la fontana dove arriva l'acquedotto dell'acqua virgo, che addirittura è l'unico acquedotto che ancora funziona dei tempi dell'antica Roma, lo fece Marco Vipsanio Agrippa che era, diciamo, il braccio destro di Augusto, lo stesso che fece il primo Pantheon e tante altre cose, e quindi è un luogo pazzesco, meraviglioso, e quindi è un luogo iconico, ci vengono da tutto il mondo. Il problema è che stanno tutti stretti e nessuno se la può godere. Perché se si sta in uno spazio, diciamo, in il triplo delle persone che c'entrano, nessuno se la può veramente godere la fontana. Quindi noi facciamo una cosa banalissima che io ho cercato di spiegare ieri ma leggendo i giornali ho capito che non l'ha capita nessuno, quindi la spiego oggi. Ci siamo sicuramente spiegati male noi. Facciamo una cosa abbastanza elementare, nel senso che, diciamo, lì per vedersela, per stare comodi, ci si entra in, il numero esatto lo stiamo studiando in questo momento, diciamo 100, così un numero... quando sono 100, il 101esimo aspetta che il primo è uscito in modo che chi sta là si può sedere, si può rilassare, se la può vedere. Se invece diventa un luogo, diciamo, proprio di un turismo consumistico, che tutti devono stare insieme, si devono fare il selfie..." "Ma questo in concomitanza con il Giubileo o anche prima, appena saranno finiti i lavori?" "Adesso, questa è una seconda cosa abbastanza separata dall'altra, ci sono dei lavori che si fanno regolarmente, periodicamente, di manutenzione. Quindi per circa tre mesi ci sarà un intervento di manutenzione per ripulire la fontana, togliere le alghe, pulire il marmo, queste cose. Diciamo, una cosa, così, che si fa regolarmente". "Recuperare le monetine". "No, le monetine si recuperano tutte le sere e le diamo alla Caritas per aiutare, per sostenere i poveri". "Pagamento, per la fontana di Trevi, sindaco?" "Allora, noi abbiamo detto: noi adesso facciamo questo. Quindi non facciamo nessun ticket, facciamo semplicemente una cosa abbastanza di buon senso, nel senso che quando è piena si aspetta che si svuoti per poterci stare e vedersela con comodità". "E su questo ci siamo..." "Poi valuteremo, ma questa è una valutazione che stiamo facendo, perché questo è anche un esperimento, quindi essendo una cosa nuova uno deve prima vedere come si fa. Tutti hanno la verità in tasca, io voglio anche, come dire, tastare il terreno e sperimentare. Quindi, vediamo se poi per gestire questo meccanismo è più comodo, più razionale, perché allora magari servono parecchie hostess, parecchie persone, per dire no, mettiti in fila lì, aspetta il tuo turno, contare, eccetera, che forse può avere un senso introdurre un piccolo contributo, ma tipo un euro, due euro, una cosa così. Ma questo non l'abbiamo ancora deciso. Quello che sicuramente faremo è: per i primi mesi non ci sarà nessun ticket, ci sarà semplicemente, diciamo, un limite di affollamento, chiamiamolo così, per potersela vedere meglio, ecco, per poterla godere, perché altrimenti..." "E poi forse sarà a pagamento". "E studieremo se eventualmente ha senso o no. Ma questo, ripeto, è una cosa che dobbiamo ancora decidere. Questo abbiamo deciso, abbiamo fatto. Però non si è capito".