È un grido di pace, non solo una marcia. Persone da ogni parte d'Italia unite dalle bandiere arcobaleno infatti sfilano ad Assisi in una data significativa. Oggi infatti ricorre il 75esimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, quei diritti che la guerra nega a tanti innocenti ora. Il grido che si alza e chiede a tutti gli attori politici di aprire la strada ad una prospettiva diversa, sensibile all'appello di questo onda arcobaleno e soprattutto il centrosinistra. La segretaria del PD Elly Schlein ribadisce la richiesta di un cessate il fuoco immediato. "Oggi è più urgente che mai unire le nostre voci per chiedere il cessate il fuoco umanitario immediato, a Gaza non possiamo continuare ad assistere a questa strage e a questo massacro di civili, torniamo a chiedere la liberazione degli ostaggi, naturalmente, ma anche di proteggere tutti i civili, non è possibile vedere colpite scuole, è una chiara violazione del diritto internazionale umanitario." Nicola Fratoianni, Sinistra italiana e Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, quasi all'unisono sottolineano come la guerra sia diventata il mezzo naturale di risoluzione delle controversie politiche. La marcia è per la pace e la fratellanza tutti condannano le atrocità dell'organizzazione terroristica Hamas, nel corteo sfila solitaria una grande bandiera palestinese. L'impegno della Chiesa è tangibile anche qui, la marcia si apre con le parole del vescovo di Assisi, Monsignor Domenico Sorrentino, al suo arrivo il corteo viene accolto da Fra Marco Moroni custode del Sacro convento di Assisi nel mezzo la speranza che cammina sui passi di questa marcia, di una luce di pace che si accenda nel buio della guerra.