Una folla nella Chiesa del Carmine di Lentini nel siracusano ha voluto salutare Margaret Spada, centinaia di persone hanno sfilato nella camera ardente accanto alla bara bianca della 22enne morta a Roma lo scorso 7 novembre mentre si sottoponeva a un intervento di rinoplastica parziale in uno studio medico all'Eur: il malore, il trasferimento d'urgenza al Sant'Eugenio, il decesso dopo tre giorni di coma. Sotto alla gigantografia di Margaret che spegne le candeline per il compleanno, i genitori chiedono rispetto per la perdita, niente foto, niente TV. Dopo l'autopsia che ha consentito di dare il nullaosta al funerale delle prossime ore nella Chiesa di Santa Maria La Cava e Sant'Alfio in piazza Duomo a Lentini, la squadra medico legale della Procura di Roma vaglia tutte le possibili ipotesi sul decesso, non è escluso un difetto congenito al cuore mai diagnosticato e dunque sconosciuto alla ragazza e ai familiari. S'investiga sui farmaci utilizzati per l'intervento, se la dose di anestetico e i farmaci siano stati o meno corretti, ma anche sulle analisi e sull'elettrocardiogramma pre-intervento. Perché questo è certo di una vera e propria operazione chirurgica si trattava effettuata in una struttura medica, quella di Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio, che dalle indagini non risultava abilitata. In questo studio, si legge in un autocertificazione inviata alla ASL nel 2009, si svolgeranno solo visite pre operatorie e controlli post intervento e nell'inchiesta potrebbe presto subentrare la Guardia di Finanza, numerose testimonianze saranno vagliate dalla Procura, testimonianze di persone che come Margaret avevano contattato sui social i due medici attualmente indagati che a detta dei testimoni hanno sempre effettuato sconti sulle prestazioni a fronte di pagamenti cash, dunque in nero. Allo stato attuale durante le perquisizioni non sono stati trovati riscontri tranne che documenti scritti a mano su fogli bianchi senza timbri o firme in grado di sostenere eventuali accuse ma neppure confutarle.