Il 12 giugno si potrà andare a votare per le amministrative e referendum anche senza mascherine chirurgiche. Lo prevede una circolare del Viminale che spiega così la novità. I dispositivi saranno solo fortemente raccomandati e non più obbligatori. Il quadro epidemiologico è in miglioramento e le misure anti-covid si allentano ancora di più. Il 15 giugno, inoltre, si avvicina e l'obbligo dell'uso delle mascherine al chiuso, in determinate circostanze, sembra essere arrivato ormai al capolinea. Ma potremmo definitivamente riporre nel cassetto il dispositivo simbolo della pandemia? Andrea Costa, Sottosegretario alla Salute ha così dichiarato: il 15 giugno credo che andremo a rimuovere le ultime misure e cioè l'uso della mascherina al chiuso, perché credo che ci siano le condizioni, ha detto. L'obiettivo, ha precisato, è sempre stato quello di creare una convivenza con il virus. La pandemia, dunque, continua a rallentare. Il 15 giugno dovrebbero cadere le ultime misure restrittive. Stop, dunque, all'obbligo vaccinale per gli over 50, per le forze dell'ordine e per i lavoratori delle scuole; per ora però, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha solo fatto sapere in quali contesti sicuramente verranno eliminate: ovvero, nei luoghi ludico-ricreativi, come teatro, cinema concerti, palazzetti dello sport. Secondo indiscrezioni, invece, l'obbligo della FFP2 potrebbe restare nei contesti più a rischio, ovvero sui mezzi di trasporto, sia quelli a lunga percorrenza che quelli del trasporto pubblico locale. Forse sugli aerei in partenza dall'Italia. Ma per ora, circolano solo ipotesi. Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, spera per le scuole un inizio normale a settembre, senza più mascherina in classe; ma si dovrà aspettare per prendere una decisione definitiva perché, avverte, la pandemia non è ancora finita.