In piazza venerdì scorso, scuole occupate, sit-in e tante iniziative. La protesta degli studenti è arrivata infine tra le mura del Ministero dell'Istruzione dove si è svolto un incontro tra le consulte studentesche e il Ministro Bianchi. Al centro della discussione le ordinanze sulla maturità criticate e bocciate dalle rappresentanze studentesche. Crediamo che il Ministro non possa restare indifferente di fronte alla pronuncia del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e di fronte a quanto chiedono nelle piazze le studentesse e gli studenti. Non si tratta di una contrapposizione tra rigore e lassismo, si tratta di fare le scelte giuste in una situazione complicata, sottolineano i diretti interessati. Non si può non tenere conto della DAD che ha segnato in modo indelebile la didattica e l'apprendimento dei ragazzi da marzo 2020 creando vuoti e lacune. Lo pensano gli studenti, ne è convinto anche il Consiglio Superiore che ha chiesto di ripristinare il maxi-colloquio solo orale alle medie e di non prevedere la seconda prova alla maturità, che quest'anno sarà predisposta dalle singole commissioni d'esame. Il Consiglio fornisce solo un parere consultivo e non vincolante, ma rafforza quanto ripetono gli studenti. Sostenere esami come in tempi pre-pandemia ignorando che i ragazzi hanno trascorso l'ultimo triennio scolastico in DAD non è corretto. Venerdì nuove mobilitazioni davanti al Ministero.