Barbara Montereale, Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone e Roberta Nigro sono quattro delle ventisei ragazze con le quali Gianpaolo Tarantini animò per qualche tempo le feste organizzate presso le residenze dell’ex premier Silvio Berlusconi. Chiamate a testimoniare tra l’ottobre del 2014 e il maggio del 2015 nel processo Escort, che si sarebbe concluso di lì a poco con la condanna in primo grado dello stesso Tarantini, di due suoi amici e di Sabina Began, negarono di aver avuto rapporti sessuali con l’allora Presidente del Consiglio e, di conseguenza, di essere state pagate per le prestazioni. Incrociando queste testimonianze con una serie di intercettazioni telefoniche, la Procura di Bari è arrivata a concludere che le quattro ragazze in aula mentirono. Da qui la decisione di procedere per falsa testimonianza e altri reati non solo contro di loro, ma anche nei confronti dell’ex autista di Gianpaolo Tarantini. L’inchiesta, come il processo da cui è scaturita, non vede coinvolto Silvio Berlusconi, che tuttavia a processo rischia di finirci comunque qui a Bari con l’accusa di aver pagato, attraverso il faccendiere Valter Lavitola, il silenzio di Gianpaolo Tarantini proprio sulla vicenda Escort.