Due incidenti in meno di 15 giorni. Stesso tipo di autobus e stessa città, Mestre, la terraferma di Venezia. I vertici della società La Linea proprietaria dei mezzi parlano di sfortunate coincidenze ma in via precauzionale l'amministrazione comunale ha deciso di sospendere l'utilizzo dei bus elettrici dell'azienda dal servizio di trasporto pubblico. Dopo la strage dello scorso 3 ottobre, 21 i morti, sabato sera a Mestre un altro schianto. Il bus della linea 13 ha prima sbandato per poi centrare una colonna dei portici della centralissima via Carducci 14 feriti, fortunatamente non gravi e tutti dimessi in poche ore a causare l'incidente un malore del conducente ma l'episodio ha inevitabilmente sollevato dubbi sull'affidabilità dei mezzi di fabbricazione cinese e di ultimissima generazione. Il bus posto sotto sequestro è ora a disposizione dell'Autorità per tutti gli accertamenti "Essendo lo stesso tipo di quello dell'incidente del cavalcavia si è ritenuto di far sospendere tutti gli autobus di questo tipo e per fare un accertamento, insomma adeguato". La società La Linea, proprietaria dei bus e da anni fornitrice di mezzi e personale per il Comune ha avviato un'inchiesta interna in attesa di accertamenti tecnici il trasporto pubblico in città proseguirà con i bus tradizionali.