Dalle spiagge della Libia piccole barche e gommoni sovraffollati continuano a partire, puntando al sud dell'Europa, mentre all'orizzonte avvistano navi da guerra che si muovono verso est e cercano di schivare le grosse imbarcazioni che solcano il canale di Sicilia da cui rischiano di essere travolti, come è accaduto venerdì, ad un gommone speronato da un peschereccio. Una donna e due uomini sono caduti in mare e non sono più stati ritrovati. Una volta arrivati a Lampedusa i sopravvissuti hanno raccontato i dettagli di una delle innumerevoli tragedie del Mediterraneo, definito dal Papa, un grande cimitero di migranti in fuga dai lager controllati dai trafficanti libici. La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta, intanto sull'isola un'altra tragedia è stata evitata quando questo barchino è finito sugli scogli e i 24 occupanti, tra cui una donna e un bambino, sono stati salvati da una motovedetta della Guardia di Finanza. Ora si trovano nell'Hotspot insieme agli altri profughi arrivati negli ultimi tre giorni. Presto verranno trasferiti in altre strutture d'accoglienza mentre la barca con cui sono arrivati, come le tante usate nei viaggi della speranza e rimaste a Lampedusa avrà una nuova vita. I relitti verranno lavorati nella falegnameria del carcere di Milano-Opera e diventeranno croci, presepi, strumenti musicali, nell'ambito di un progetto appoggiato dal Ministero dell'Interno. ln mare rimane la Ocean Viking di SOS Mediterranee, che in due giorni ha soccorso più di 200 persone tra cui 51 minori, quasi tutti i soli e alcune mamme con neonati. Erano su 4 barche in avaria in mezzo al Mediterraneo. Assistite dall'equipaggio dell'organizzazione umanitaria attendono che venga assegnato loro un porto in cui sbarcare.