Quando, insieme a molte zone della Sicilia, l'intera provincia di Trapani si è colorata di arancione uno dei 25 comuni è rimasto fuori, per qualche giorno, dai provvedimenti. Misiliscemi è nato nel febbraio 2021 dalla fusione di 8 frazioni di Trapani. Gli abitanti però risultano ancora residenti nel capoluogo e quindi non tracciati come misilesi. 8000 persone vivono tra queste case basse e colorate disseminate lungo una striscia d'asfalto che corre verso il mare, da Trapani a Marsala, sulla costa sud-occidentale della Sicilia. "Non abbiamo la scuola. Stiamo più tempo a Trapani quindi le comunicazioni ci arrivavano per Trapani non per Misiliscemi". Gli abitanti di Misiliscemi, nome difficile da pronunciare anche per chi vive qui, non sono ancora certi di quale sia il loro luogo di residenza. "Siete residenti a Trapani però abitate a Misiliscemi". "Credo di sì, cioè". "Sulla carte ad'identità cosa c'è scritto, Trapani?" "Si, ancora si. Da me si". Il nuovo comune è stato istituito con legge regionale esattamente un anno fa ma l'inter non è stato ancora completato e il nuovo paese esiste solo sulla carta. "Le lamentele che magari così sento per i servizi, quindi ad esempio abbiamo avuto una rottura idrica, il comune dovrebbe farsi carico di questo". "Però non si sa che comune, Misiliscemi o Trapani?" "No, comune di Misiliscemila no perché comunque realmente, cioè fisicamente non esiste". Non ci sono uffici o anagrafe e non è stato ancora eletto un Sindaco. Ma, almeno per la questione residenza, Il Commissario che svolge anche le funzioni di primo cittadino e giunta assicura che presto le cose cambieranno. "Penso che massimo il mese prossimo riusciremo ad avere un'anagrafe nostra, quindi i misilesi saranno misilesi a tutti gli effetti, anche anagraficamente".