Le comunicazioni sono interrotte, i telefoni degli alpinisti, bloccati da due giorni sul Monte Bianco, si sono scaricati. Le condizioni meteo bloccano i soccorsi. Si tratta di un uomo e di una donna italiani e di due coreani. Quando gli escursionisti italiani hanno comunicato l'ultima volta con il soccorso alpino della Valle d'Aosta si trovavano vicino alla vetta a 4600 metri di altitudine in mezzo alla tempesta. Nella parete nord del Bianco, in territorio francese, hanno riferito di non vedere nulla. Erano partiti nella notte tra venerdì e sabato dal rifugio Des cosmiques a Chamonix, per seguire una delle vie normali che portano alla vetta. Altri due escursionisti coreani sono bloccati, non si conosce la loro posizione e non sono mai stati contattati dal soccorso alpino valdostano che ha tentato un avvicinamento, ma le condizioni atmosferiche non hanno reso possibile alcun intervento. Il soccorso francese ha provato a raggiungerli via terra, ma anche in questo caso il tentativo è stato vano. Salire dal versante italiano sarebbe pericolosissimo, una follia, secondo i soccorritori. Per le prossime ore è previsto ancora maltempo, la visibilità è azzerata dalle grandi nubi che avvolgono le montagne. A 4600 metri di altitudine le condizioni sono estreme, le temperature rigidissime; certamente per avventurarsi in un'ascesa così tecnicamente complessa si deve trattare di alpinisti esperti, potrebbero non essere riusciti a scendere in tempo ossia prima che il meteo si guastasse a causa di qualche problema. Nei ghiacciai i crepacci sono una costante insidia specie quando la visibilità scarseggia. Due notti sono passate ed è probabile che neppure nella giornata di oggi sarà possibile intervenire.