Ha fatto tappa al porto di Catania la nave Vos Prudence di Medici Senza Frontiere. Stavolta, però, non è arrivata per portare migranti ma per fare rifornimento, cambiare equipaggio e riprendere la sua attività di ricerca e soccorso nel Canale di Sicilia. Medici Senza Frontiere è una delle ONG che non ha firmato il codice di comportamento per i salvataggi in mare voluto dal Viminale. “Noi continueremo a fare il nostro dovere e a svolgere la nostra missione – fa sapere in una nota l’organizzazione non governativa – L’unica cosa che è cambiata da quando non abbiamo voluto firmare il codice di comportamento voluto dal Governo italiano è che non siamo più i primi ad essere chiamati in caso di soccorsi”. Respinte al mittente anche le accuse di un presunto coinvolgimento di Medici Senza Frontiere, in indagini giudiziarie per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “Noi – dicono da MSF – non abbiamo mai ricevuto nessun tipo di avviso di garanzia, né altri provvedimenti giudiziari”. Dunque, l’unica ONG che al momento è sotto inchiesta è la tedesca Jugend Rettet,. armatrice della nave Juventa che è stata fermata la scorsa settimana dalle autorità italiane a Lampedusa e trasferita sotto sequestro a Trapani. Per i magistrati, alcuni componenti dell’equipaggio della nave sarebbero stati in contatto con i trafficanti di uomini, per concordare le modalità di salvataggio e non affondare i barconi che venivano utilizzati dai migranti durante la traversata alle coste libiche alla zona di salvataggio.