Prove generali di rientro in classe per alunni, docenti e personale scolastico. Secondo anno in pandemia ma con la novità di vaccini e Green pass. Il primo test è quello degli esami di riparazione. Siamo a Napoli, al liceo classico Pansini, che conta circa 750 alunni. Di questi, una cinquantina sta sostenendo le prove di recupero. Non pochi sono i ragazzi già vaccinati. Si rientrerà in classe in presenza. Obbligo di mascherina, termoscanner, distanziamento. La novità è appunto il Green pass obbligatorio per il personale della scuola, che ha generato adesioni ma anche violente polemiche da parte di una minoranza, che ha scelto di non vaccinarsi. Sul fronte pratico un aiuto viene chiesto dai dirigenti per facilitare il controllo della certificazione. "È logico che stiamo aspettando, parlo a nome anche di tutti i colleghi, un aiuto particolare per poter cercare di risolvere questo controllo quotidiano alla porta, che la mattina è alquanto fastidioso e ci fa perdere particolarmente tempo. Per cui si parlava di una informatizzazione degli attestati dei Green pass, per evitare il controllo del QR code e stiamo aspettando che il Ministero ci possa aiutare soprattutto a velocizzare i tempi". "Il desiderio di tornare in presenza è sicuramente la priorità, per tutti quanti noi. Abbiamo una tranquillità in più quest'anno, noi docenti abbiamo scelto, chiaramente quasi tutti noi, di vaccinarci, quindi il Green pass è una cosa fondamentale". Tra le altre, anche la questione spazi è prioritaria. Ad esempio questo Istituto, che ha due sedi, dovrà comunque ricorrere, probabilmente, ad un giorno di didattica a distanza e allo scaglionamento degli orari. "I ragazzi che dovranno entrare una volta a settimana il pomeriggio come rotazione, dovendo entrare alle tre per garantire un igenizzazione adeguata, dovrebbero uscire molto tardi e rientrare anche in situazioni di periferia dopo le 7, per cui probabilmente attiveremo la didattica a distanza, una volta a settimana, da casa, per le classi che ruoteranno il pomeriggio". La priorità è assicurare un ritorno alla normalità, dopo quasi due anni pesanti. "Ci stiamo lavorando già da tempo. Affronteremo quello che c'è da affrontare, sempre per il bene dei ragazzi".