Dopo il comandante James Cutfield, che nel primo interrogatorio da indagato non ha risposto ai PM, le stesse ipotesi di reato, naufragio colposo ed omicidio colposo plurimo, vengono contestate all'ufficiale responsabile della sala macchine Tim Parker Eaton, che avrebbe dovuto attivare il meccanismo di chiusura automatico dei portelloni permettendo alla nave di restare a galla anche in caso di mare grosso, e al marinaio Matthew Griffith che avrebbe dovuto controllare gli avvisi di allerta meteo diramati già nella serata di domenica. L'attenzione degli inquirenti si concentra su quei 16 minuti trascorsi dal peggioramento delle condizioni meteo fino alla affondamento del Bayesian, per capire perché metà degli ospiti che dormivano nelle loro cabine non siano stati avvisati, e quali errori abbiano provocato un bilancio in cui spicca l'anomalia di 9 superstiti su 10 componenti dell'equipaggio e di soltanto 6 su 12 passeggeri. Gli interrogatori si svolgono qui, nella resort diventato un quartier generale dove i sopravvissuti hanno trovato accoglienza, blindati da un rigido cordone di sicurezza voluto della famiglia del magnate britannico Myke Lynch, tra le 7 vittime con la figlia Hannah, il banchiere Jonathan Bloomer e la moglie Judy, l'avvocato Chris Morvillo e la moglie Neda, e poi il cuoco Thomas Recaldo, unica vittima tra i 10 componenti dell'equipaggio. Dalle finestre del Domina Zagarella che si affaccia sul golfo, i naufraghi hanno potuto seguire le operazioni di ricerca e recupero delle vittime prima e di monitoraggio ambientale nella fase successiva, quella ancora in corso, perché intorno al relitto, da 9 giorni a 49 metri di profondità, continuano ad immergersi i sub della Guardia Costiera. "Nel momento in cui siamo sicuri di non rilevare, da un punto di vista visivo, alcun tipo di inquinamento, inviamo un operatore che, lungo la colonna d'acqua, preleva dei campioni per, diciamo, le analisi del caso. Lavoriamo con un team di circa 6 operatori ogni giorno. Ovviamente parliamo di profondità importanti. Lavoriamo sempre intorno ai 40 mesi. Fortunatamente, al momento, non abbiamo rilevato alcun tipo di inquinamento. Siamo davanti a circa 18mila litri di gasolio nelle casse attualmente sul sul fondale,".