Le sue condizioni sono gravi ma stabili ora, dopo aver lottato tra la vita e la morte nella terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano. Il 18enne di origini ucraine è rimasto ferito al termine di una lite nella notte a Novate Milanese, hinterland nord di Milano, per un colpo di pistola sparato tra il collo e la clavicola. Il suo aggressore, un 46enne di origini albanesi, compagno della madre del giovane, è stato fermato per tentato omicidio, porto e detenzione di arma illegale e ricettazione dai Carabinieri della Compagnia di Rho. Sono loro a ricostruire la dinamica della lite notturna, accesissima, che inizia con le botte subite da una 39enne ucraina per opera del suo compagno, camionista albanese di nascita, incensurato. Le grida svegliano i due figli della donna che dormono in casa, un bimbo di 6 anni e suo fratello 15enne, il quale prova a intervenire ma viene a sua volta picchiato. Il ragazzo corre a chiamare il fratello maggiore, Maksim, 18 anni, che decide di farsi giustizia da solo. Raduna un gruppo di amici per una spedizione punitiva all’aggressore della madre. Non fa i conti con la reazione del 46enne, che spara con una calibro 9 in suo possesso. pistola sequestrata dai carabinieri insieme a 40 proiettili, che dopo i successivi controlli, risulterà rubata nel 2013 a Sassuolo. Maksim perde moltissimo sangue, ma il primo intervento d’urgenza sull’arteria del collo lesionata sembra aver stabilizzato le sue condizioni. L’aggressore è in carcere a San Vittore in attesa dell’interrogatorio di garanzia.