Omicidio Ilenia Fabbri, in manette ex marito e un conoscente

03 mar 2021
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Faenza, 6 del mattino del 6 febbraio scorso, l'occhio della videocamera riprende il passaggio di un'auto, è quella di Pierluigi Barbieri, pluripregiudicato, per gli inquirenti l'assassino di Ylenia Fabbri, eccolo, poco dopo che attraversa la strada, ha atteso che l'ex marito della donna, Claudio Nanni passasse a prendere la figlia per accompagnarla a Lecco. Entrerà nell'abitazione di Ylenia con una copia delle chiavi che proprio Nanni gli ha fornito con il compito di ucciderla. Entrambi sono stati arrestati dopo un'indagine molto complessa della squadra mobile e dello SCO, della polizia di stato, coordinata dalla procura di Ravenna, migliaia di dati recuperati e confrontati, celle telefoniche, immagini di videosorveglianza, lettori di targhe, accessi ai caselli autostradali. - Siamo riusciti addirittura a cristallizzare due incontri precedentemente al giorno dell'omicidio tra Nanni e il Barbieri. - Mandante ed esecutore si conoscevano da tempo, condividevano la passione per le motociclette. Barbieri è noto nel mondo della malavita locale per essere un picchiatore su Commissione per pochi soldi. Nel 2020 finisce in carcere per aver spezzato le dita a un disabile. Quando, esce dopo l'estate, accetta, dietro compenso, la proposta di Nanni di uccidere la quarantaseienne. - Supponiamo che sia avvenuto tutto in contanti, non credo che troveremo degli assegni o dei movimenti significativi sui conti che ci posso dare un aiuto su questo. Non pensiamo sia una cifra altissima. - Movente economico secondo gli investigatori, Nanni aveva perso la casa, dopo la separazione il giudice l'aveva assegnata a Ylenia, che ora chiedeva 10 anni di stipendi arretrati per avere lavorato nella sua officina. Minacce reiterate alla moglie dal 2018 sia dirette che indirette, fino ad arrivare a chiedere ad una amica se conosceva qualcuno che fosse disponibile a fare del male alla moglie. - Mamma non so come e quando, ma ti farò giustizia. Le parole che Arianna aveva scritto in un biglietto su un mazzo di fiori. Il dolore di una figlia a cui ora si aggiunge la consapevolezza di essere stata usata dal padre per crearsi un alibi. Quel papà che la scorsa notte ha visto portare via dai poliziotti.

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