È iniziato al Tribunale dei Minori di Napoli il processo per l'omicidio di Santo Romano, il 19 enne ucciso la notte del 2 novembre2024 a San Sebastiano Vesuvio, mentre cercava di fare da pacere tra due gruppi di giovani. Una lite nata per un motivo futile, una scarpa pestata. L'imputato, 17 anni, avrebbe estratto la pistola e avrebbe fatto fuoco verso Santo Romano, uccidendolo e ferendo anche l'amico. è stata chiesta una perizia psichiatrica sulla base di alcuni problemi di comportamento che il giovane presenterebbe che è stata rigettata. Il Giudice si è riservato di decidere in seguito. E' stato invece concesso il rito abbreviato. L'udienza è stata rinviata al 29 aprile per discussione "Si è dichiarato dispiaciuto, sostanzialmente pentito di quello che era successo ed è pronto a pagarne le conseguenze. Non ha mai mostrato una distanza dalla realtà rispetto a quello che raccontava, così come la dichiarazione di essere pentito e di essere pronto a pagare, al di là della genuinità o meno che non sta a me, valutare o decidere, era una dichiarazione assolutamente orientata" "Io non ci credo al suo pentimento e non lo perdonerò mai. Aspetto solo il Giudice il 29/04". Davanti al tribunale c'è stato un sit-in molto partecipato. "Noi stiamo portando avanti una battaglia e continueremo a farlo. Quindi ormai le nostre giornate vengono scandite dagli eventi che abbiamo per portare avanti il nome di Santo e questo è uno di quelli, quindi noi continuiamo a lottare e a dare voce a Santo" A conferma del clima atteso alla udienza del processo, ci sono stati momenti di nervosismo tra alcuni amici e familiari della vittima e un altro gruppo di persone, erroneamente scambiate per familiari dell'imputato. Salvo cambiamenti, la sentenza ci sarà il 29 aprile. .