Tutti condannati gli imputati accusati dello stupro di gruppo, commesso il 7 luglio del 2023, ai danni di una ragazza di 19 anni. Avvicinata tra i tavolini dei bar del popolare mercato della Vucciria, convinta a bere fino a perdere i sensi, trascinata in un cantiere abbandonato e violentata a turno, mentre uno di loro filmava tutto e condivideva i video con altri amici. Il tribunale di Palermo ha condannato a 7 anni di carcere 4 degli imputati, a 6 anni e 4 mesi un quinto e a 4 anni l'unico componente del gruppo che quella notte era presente ma alle violenze non avrebbe preso parte. "Io credo che nel momento in cui una ragazza viene messa a quattro piedi a terra, viene tenuta dai capelli con la faccia quasi a terra, mentre succedeva di tutto intorno a lei, credo che in quel momento lo capivano che non erano proprio degli angioletti che stavano giocando al Monopoli. Secondo me oltre ad essere stato un reato di violenza sessuale di gruppo, quindi con tantissimi ragazzi, sette sono tanti, io l'ho letto come un atto di sopraffazione. Riguardando i filmati ho detto quel momento è una ragazza ridotta in schiavitù, comparabile non ad un animale ad un oggetto". L'unico minorenne del gruppo era già stato condannato a 8 anni e 8 mesi per l'efferatezza e la brutalità con cui aveva agito, si legge nelle motivazioni di quella sentenza, per la mancanza del più elementare senso di umanità e per l'indifferenza rispetto al dramma vissuto dalla ragazza. "Dagli imputati nessun segno di pentimento è mai arrivato", sottolinea la legale della vittima. "La difesa ha sempre sostenuto che la ragazza era consenziente, però la ragazza quella notte ha urlato più volte basta, è così?" "La ragazza non era assolutamente consenziente, questo si evince dai video, io ho sempre detto a questi ragazzi, questo processo ve lo siete fatto voi, perché avete fatto i filmati, siete stati intercettati ed avete detto delle cose terribili sulla ragazza, quindi come si fa adesso a chiedere l'assoluzione, come è stata anche chiesta, insomma è chiaro che la condanna ci doveva essere".