Il camice è quello che aveva riposto nel cassetto quattro anni fa, dopo una vita al servizio dei bambini della Murgia. Pietro Fusilli, 73 anni, pediatra di libera scelta a riposo, ogni giorno dà una mano ai colleghi dell'ASL di Gravina in Puglia, impegnati a contenere l'avanzata di un virus che qui ha raggiunto numeri impressionanti. La mia giornata si svolge venendo qui la mattina, dalle 9:30 all'una, il pomeriggio dalle quattro fino alle otto la sera, scaricando la posta che i medici generali e i pediatri mandano per poter fare le richieste dei tamponi per i propri assistiti, e poi inserirli in Java e nel drive-in, per poter poi dopo telefonare alla casa delle persone per comunicare il giorno che devono fare il tampone. Quando gli hanno proposto di tornare in pista, la paura sua e dei suoi familiari l'hanno fatto tentennare, ma alla fine ha prevalso lo spirito di servizio che lo terrà col camice addosso finché ce ne sarà bisogno. Adesso ho fatto anche la richiesta per poter partecipare alle vaccinazioni di massa, se mi chiamano darò ancora il mio contributo, altrimenti io continuo a fare il volontario. Cioè non l'ho fatto per altri scopi. Mi interessa cercare di fare qualche cosa di utile per gli altri.