Restano in carcere i due minorenni accusati di omicidio aggravato da futili motivi per il delitto di Thomas Christopher Luciani, il 16enne ucciso a coltellate domenica sera, nella zona retrostante di un parco cittadino, nel cuore di Pescara. "Posso dire che il mio assistito, insomma è ancora, a distanza di ... insomma sono passati 3-4 giorni, è ancora, sotto un certo punto di vista, sotto shock". Gli ultimi istanti di vita di Thomas ucciso, sembra, per un debito di droga di poche centinaia di euro, sono racchiusi in questi fotogrammi delle telecamere di un condominio che mostrano l'incontro di alcuni ragazzi, 5 in tutto, che si erano dati appuntamento alla stazione di Pescara. Poi, si dirigono in un parco vicino, quello dedicato al fondatore degli scout, Baden Powell, e che diventerà teatro della morte di Thomas. Sono le 16:46, arrivano due ragazzi, uno è Thomas, l'altro un suo coetaneo. Pochi minuti dopo vengono raggiunti da altri 5 adolescenti. Mentre il gruppetto si ferma sul vialetto, Thomas cammina con un ragazzo con la t-shirt nera che gli metto una mano sulla spalla e si dirige con lui nel passaggio fra le sterpaglie che fiancheggia il campetto da gioco. Altri 4 li seguono. Alle 17:21 escono tutti ad uno ad uno. Manca solo Thomas, l'unico che le telecamere non riprenderanno più perché è stato ucciso. Alle 18:21 uno dei due presunti autori del delitto viene fotografato in uno stabilimento balneare. Si scatta un selfie, si è cambiato gli abiti, poi va a fare il bagno in mare con gli altri. L'arma del delitto verrà gettata in mare, come riferito da testimoni. Non è stata ancora ritrovata. Un delitto delle modalità crudeli e selvagge, si evince dalle carte dove i magistrati descrivono la totale indifferenza degli adolescenti davanti a un crimine così brutale. La città di Pescara è scossa. In serata una fiaccolata per ricordare lo sventurato ragazzo.