Le immagini parlano da sole, i decori in stagno e bronzo, le funi per reggere le corone di fiori, le tracce di quelli che furono i cuscini e addirittura le impronte delle spighe di grano, fu un sedile. Sono i dettagli dello straordinario ritrovamento a Pompei negli scavi della Villa di Civita Giuliana di un carro da parata in perfetto stato, sempre citato dalle fonti, ma finora mai trovato in condizioni così perfette, e salvato per un soffio dai tombaroli che per anni hanno saccheggiato l'area, producendo danni incalcolabili. Dimostra che si può fare valorizzazione, si possono attrarre turisti da tutto il mondo e contemporaneamente si può fare ricerca, formazione, studi. Immaginiamolo come un'auto di rappresentanza del tempo, il carro è dipinto di rosso e rivestito da decorazioni a tema erotico, si tratta probabilmente di un Pilentum, così le fonti antiche descrivono i carri cerimoniali, veicoli usati solo dalle élite e solo nelle grandi occasioni, il carro era forse pronto per un'aristocratica cerimonia di nozze o forse era destinato al culto delle idee, Cerere e Venere. Pompei continua a stupire per le sue scoperte, sarà così ancora per molti anni, con 20 ettari ancora da scavare. Il reperto si trovava a 6 metri sotto il piano stradale, per preservarlo intatto ci hanno lavorato archeologi, architetti, ingegneri, restauratori e vulcanologi e perfino paliobotanici e antropologi.