Ponte sullo stretto, al via iter che potrebbe portare all'esproprio di case e terreni

03 apr 2024
Dettagli

Con la pubblicazione sui quotidiani nazionali e regionali di Sicilia e Calabria è iniziato ufficialmente l'iter che dovrebbe portare alla posizione del vincolo e all'esproprio di terreni, case e ville che si trovano nelle zone interessate alla costruzione dei due piloni principali che fanno parte del progetto per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. A rischio demolizione 450 case, 150 in Calabria mentre sul lato siciliano la zona su cui ricadrebbero gli espropri è quella di Torre Faro e sono 300 le unità abitative che in teoria dovrebbero essere espropriate e abbattute se il progetto venisse approvato così com'è adesso. Una battaglia, quella dei residenti di Torre Faro e Ganzirri che va avanti da quasi vent'anni come ci spiega il legale di alcuni residenti Carmelo Briguglia. "Abbiamo combattuto tante battaglie e anche tanti avvenimenti che si sono verificati che hanno consentito di allontanare da noi questa spada di Damocle, adesso il procedimento è stato ripreso dal ministro Salvini e sembra dalla comunicazione che noi in qualche modo subiamo che questo procedimento sia ormai arrivato alla ineluttabilità dei procedimenti espropriativi e si fa, tutto questo avviene anche in considerazione dell'avviso pubblicato dallo Stretto di Messina che è stato interpretato nel senso che si sta procedendo con gli espropri, niente di più falso, questo avviso dà comunicazione ai cittadini interessati che sta per iniziare il procedimento per la posizione del vincolo espropriativo." I residenti della zona e gli attivisti No Ponte sono pronti a dare battaglia. "Siamo convinti di essere dalla parte della ragione e del buon senso al di là delle nostre case, di tutto quanto gira attorno a questo ponte e allora io dico quando si è convinti, quando si è dalla parte della ragione e del buonsenso alla fine, alla fine le cose dovranno andare solo in un unico modo, nel senso della ragionevolezza." "È una cosa veramente criminale pensare di toccare uno dei luoghi più sacri e più belli e più unici del mondo. Questa è una zona protetta da due ZPS, Zona Protezione Speciale, dodici SIC, c'è avviata una procedura per chiedere la dichiarazione di patrimonio dell'umanità, toccare qui è veramente un crimine è come voler fare un, che ne so, uno svincolo dentro Piazza Navona, non si può fare." A partire dalla prossima settimana e per i successivi 60 giorni tutti gli interessati agli espropri potranno presentare i propri rilievi legali sulla legittimità dei provvedimenti, poi si capirà quello che succederà.

Guarda Altri
Omicidio Bellocco, convalidato fermo per capo ultrà Beretta
00:01:30 min
20 video
Drive Club 2024, le puntate della rubrica di auto e motori di Sky TG24
Festa Casapound, accesso vietato alla stampa
00:02:10 min
I titoli di Sky Tg24 del 7 settembre: edizione delle 19
00:01:40 min
Vincitrici Inspiring Fifty, le 50 eccellenze femminili premiate a Sky
00:02:29 min
Femminicidio Pesaro, uomo uccide la moglie davanti ai 3 figli
00:01:09 min
Marmolada, trovati rifiuti risalenti alla I Guerra Mondiale
00:01:00 min