“È importante che ogni cittadino faccia propria questa battaglia.” 1000 avvocati, 150 al giorno, dalle 9 del mattino alle 20 fino a sabato parteciperanno alla maratona oratoria, per la verità sulla prescrizione la staffetta senza precedenti, in diretta Facebook, organizzata dalle Camere penali contro la riforma della prescrizione. L'appuntamento è in Piazza Cavour a Roma davanti alla Corte di Cassazione. In assenza di cambiamenti dell'ultima ora, il 1° gennaio entrerà in vigore la riforma voluta dal Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, la cosiddetta “legge spazza corrotti”, che, tra le altre cose, prevede anche la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. “Prenderà corpo in questo Paese un principio aberrante, cioè che qualunque cittadino debba rimanere in balia della giustizia penale sia esso imputato sia esso persona offesa del reato, per un tempo indeterminato, fino a quando lo Stato riterrà o sarà in grado di esprimere un giudizio definitivo sul suo caso giudiziario.” Il 75% delle prescrizioni matura prima della sentenza di primo grado, fanno notare gli avvocati, che parlano di riforma incostituzionale, che, tra l'altro, viola il principio di ragionevole durata del processo sancito dalla nostra Carta fondamentale. Fino a pochi giorni fa anche i magistrati, attraverso l'ANM, erano d'accordo con gli avvocati sul no alla riforma in assenza di un progetto che riguardasse anche la durata dei processi. Poi, pochi giorni fa, l'ANM, riunita a Genova per il congresso nazionale, ha firmato il testo proposto dal Guardasigilli. “Forse, preso atto che il Ministro ha promesso di abolire il sorteggio per l'elezione del Consiglio Superiore della Magistratura, hanno ritenuto di aderire all'idea dell'entrata in vigore della riforma, a prescindere da ogni intervento sui tempi del processo. Male!” E, dunque, la reazione dei penalisti a raccontare le storie dei processi sempre più lunghi, che rischiano di diventare infiniti.