Sulla costa veneta un primo maggio di lavoro. La stagione estiva è ormai alle porte e di tempo per allestire spiagge, stabilimenti balneari, ne resta poco. Ombrelloni già aperti a Jesolo; a Caorle è questione di giorni. Che stagione vi aspettate in questo 2022 con la guerra in corso in termini di presenza? Allora, il 2021 naturalmente è stato migliore del 2020, senza nessun dubbio. Adesso, la cartina di tornasole è stata la Pasqua. Abbiamo avuto una forte presenza. Siamo fiduciosi, perché, parlando generalmente con le categorie, le prenotazioni stanno aumentando. Sulla zona di Caorle e Porto Santa Margherita ci sono molte case di proprietà quindi questo, in un certo qual modo, portano ad un turismo residenziale, se così possiamo chiamarlo, e quindi noi vediamo un aumento importante di clienti che chiedono l'ombrellone per la stagionalità intera. L'aumento generalizzato dei costi delle materie prime, dovuto alla guerra in Ucraina, inevitabilmente inciderà sui prezzi di ombrelloni e lettini. Penso che andrà su un da un 5 ad un 10% massimo di aumento. Teniamo presente che naturalmente i costi dei carburanti da un lato, ma come delle materie prime dall'altro, stanno pesando notevolmente. Assessore, la presenza, o meglio, l'assenza dei turisti russi, in qualche maniera, su questa parte della costa veneta, pesa, peserà, o non pesera? Diciamo, il mercato, io parlo per il mercato di Caorle, le quote del mercato dei russi, non era molto presente quindi, il nostro mercato di riferimento è quello tedesco, austriaco che è il nostro vero core business.