Divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3. C'è la firma del ministro dell'interno Matteo Salvini, che precisa, "lo prevede il nuovo decreto sicurezza" e che commenta, "stoppa il complice di scafisti e trafficanti". E mentre il documento aspetta la firma dei ministri dei trasporti e della difesa, alla Sea Watch 3, che ancora staziona in acque internazionali a 16 miglia dal porto di Lampedusa, attende il controllo sanitario annunciato dal centro nazionale di coordinamento dei soccorsi in mare, e precisa "tutti i profughi hanno bisogno di protezione e di avere la terra sotto i piedi". Noi non riporteremo mai nessuno in Libia. Negli ultimi dieci giorni è stato bombardato un ospedale, l'aeroporto, sono stati distrutti diversi quartieri, questo è il Paese dove ci si dice di riportare le persone soccorse, noi non lo faremo mai. La Libia non è un porto sicuro, ripete da giorni lo ONG, posizione che sembra condivisa dall'Unione Europea, che ha ricordato l'obbligo delle navi con bandiera Ue, di rispettare il diritto internazionale sul soccorso, che prevede di portare le persone salvate, per l'appunto, di un porto sicuro.