E sono quattro. Quattro deputati dell’Assemblea regionale siciliana e già inquisiti a neanche tre settimane dal voto. L’ultimo è Luigi Genovese, 21 anni, appena eletto all’ARS per Forza Italia, recordman di preferenze a Messina, indagato per riciclaggio, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Messina. Indagato anche il padre, il deputato Francantonio Genovese, che secondo gli inquirenti, dopo la condanna a undici mesi avrebbe intestato parte del suo patrimonio al figlio su conti esteri. Conti sui quali giacevano fondi per oltre 16 milioni di euro, schermati da una polizza accesa attraverso un conto svizzero presso la società Credit Suisse Bermuda. Fondi in parte transitati presso una banca di Montecarlo, intestati a una società panamense controllata da Francantonio Genovese, in parte trasferiti in contanti in Italia attraverso spalloni, e resi così irrintracciabili. Una scoperta che ha spinto i finanzieri del Comando provinciale di Messina a sequestrare beni mobili e immobili riconducibili ai due Genovese per un valore di 100 milioni di euro.