Come una prima a teatro senza i due attori principali, aerei e passeggeri. Linate è ufficialmente aperto dopo quattro mesi dalla chiusura del 12 Marzo, ma è solo una grande prova generale. Per ora e per i prossimi giorni. l'unica certezza è il primo volo in partenza nella giornata di mercoledì 15 Luglio, il Lufthansa delle 10:40 per Francoforte. Poi in tutto il giorno altri sei voli operati da Lufthansa, Iberia e AirMalta. Fino ad allora, nessun'altra compagnia è riuscita a riprogrammare i voli e soprattutto le coincidenze. Forse era prevedibile. Tutti gli operatori hanno venduto nell'ultimo mese tutti i biglietti da e per Linate, ma lo hanno fatto a partire dal 15 Luglio, scadenza prevista dal decreto del Ministro dei Trasporti Paola De Micheli, che però poi ha deciso di anticipare. La prima domanda è, che senso ha riaprire se nessuno può volare? A chi giova? Sicuramente non alla società di gestione, la SEA, a cui questi due giorni di apertura anticipata costeranno qualche milione di euro e che ha più volte proposto di riprogrammare tutti i voli su Malpensa, un hub che attualmente lavora al di sotto delle sue potenzialità e che ha spazio per voli e passeggeri. La seconda domanda che più interessa i passeggeri è, chi ha un volo prenotato da Linate, nei prossimi giorni riuscirà a partire? Alitalia riaprirà i battenti qui solo il 24 Luglio e unicamente per i collegamenti con la Sardegna. Via via, fino ai primi di Agosto le altre compagnie, molte senza certezze. Allora l'ultima domanda è, se aveva parlato fino a pochi giorni fa di una capacità di sei voli all'ora e bisticcia con Enac che ne vuole 10, le compagnie aeree stanno alla finestra ad aspettare e incassano prima di poter confermare i voli, allora, alla fine, chi pagherà?.