Stanno bene, stanno meglio i nove sopravvissuti ricoverati all’Ospedale Civico di Pescara dopo la tragedia dell’hotel Rigopiano. Stanno bene, tanto che da lunedì verranno valutate le probabili dimissioni, dice il direttore sanitario dell’ospedale, Di Luzio. “L’unico paziente dimesso è il signor Parete, dell’altro ieri. Basta”. Ad ore i bambini verranno spostati in pediatria, insieme al team di psicologi che deve curare le ferite ben più profonde, quelle psicologiche, che rimarranno a lungo dopo questa tragedia. I bambini sono Gianfilippo e Ludovica Parete, l’unica famiglia uscita indenne da questa tragedia. Poi ci sono Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo. I cinque adulti ricoverati, invece, sono Galassi Georgia, Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giampaolo Matrone. Matrone, di Monterotondo, 34 anni, pasticciere, è l’unico che ha dovuto subire un intervento chirurgico per una decompressione al braccio. Sta bene, le sue condizioni sono discrete. Verrà monitorato nelle prossime ore, ma non sembrerebbero esserci particolari problemi. Probabilmente, solo una degenza un po’ più lunga. Assieme alle buone notizie, però, il direttore sanitario conferma l’identità della terza vittima della tragedia dell’hotel Rigopiano. Si tratta di Nadia Acconciamessa, la mamma del piccolo Edoardo Di Carlo, che non ce l’ha fatta. Il direttore sanitario annuncia, sconsolato, che al momento non sono previsti altri arrivi. Vuol dire che ancora non ci sono stati altri feriti recuperati. Si attende. Si lavora all’Ospedale Civico di Pescara a tutte le ore, con tutte le forze disponibili, in un contesto di grande angoscia per tutti i parenti che sono qui ad attendere le informazioni e le notizie che riguardano i propri cari.