"Deve essere così, non ci son parole". "Pensare a quel bambino, tremendo". Una mamma di 40 anni si è lanciata nel vuoto con in braccio il suo bambino dal tetto del palazzo alla periferia di Rimini. Nessuno dei due ce l'ha fatta. "Son stato svegliato da tutte le sirene delle macchine della Polizia, Croce Rossa, ho detto: ma cosa è successo? Che la mamma è morta sul colpo così hanno detto, mentre il bambino han cercato di rianimarlo". Le 08.30 del mattino prima di andare al lavoro in un negozio di profumeria la donna porta il figlio, se gli anni, dai nonni. Lo fa ogni giorno, sono loro ad accompagnarlo al centro estivo ma questa volta entrata nel palazzo non si ferma nel loro appartamento al primo piano, sale al quinto e poi apri la porta che da sul tetto. Il figlio stretto a se, si sarebbe gettata nel vuoto volontariamente. In tasca un biglietto di scuse. "Sono sconvolto non so dire di più". L'intervento dell'ambulanza e degli agenti di Polizia è tempestivo ma ormai non c'è più nulla da fare. Chiusi nel loro dolore non possono trovare pace i genitori e il compagno della donna, padre del bambino. Lei pare soffrisse di depressione.