Il ritardo nella consegna dei vaccini contro il covid da parte di Pfizer è confermato, come ha spiegato il commissario Domenico Arcuri. L'Italia riceverà il 29% in meno delle dosi questa settimana e la prossima la riduzione sarà del 20%. Aspettiamo che alle comunicazioni, precisa Arcuri, facciano seguito le consegne, spiegando che secondo quanto reso noto dall'Unione europea Pfizer tornerà a consegnare il 100% delle dosi previste dalle settimane successive. Una decisione unilaterale con preavviso ridotto, dice ancora Arcuri e per questo l'avvocatura dello Stato sta preparando la causa contro la multinazionale farmaceutica. L'azienda giustifica questi ritardi dicendo di aver programmato interventi nello stabilimento di Puurs in Belgio che consentiranno di aumentare la produzione del vaccino già dal 15 febbraio, ritardi che stanno causando molti problemi in tutti i Paesi europei. I contratti con le aziende produttrici dei vaccini sono stipulati direttamente dalla Commissione europea per conto di tutti i Paesi membri dell'unione. Ogni Paese riceve la quota percentuale di dosi spettanti in proporzione alla popolazione secondo le stime Eurostat, spiega il Ministero della salute, Bruxxelles lo scorso gennaio aveva annunciato di aver esercitato l'opzione per raddoppiare da 300 milioni e 600 milioni le dosi del farmaco richiesto a pfizer. I ritardi hanno rallentato in maniera significativa la campagna vaccinale. Arcuri ha precisato che l'Italia è passata da una media di 80000 persone vaccinate al giorno, con una punta di 92000 ad una media di 28000 al giorno. L'attesa, ha concluso il commissario per l'emergenza, è per la decisione di EMA dell'emissione in commercio del vaccino di Astra Zeneca, secondo i dati forniti dal Ministero della salute è prevista la consegna di 8 milioni di dosi di questo vaccino nel primo trimestre. Intanto il piano vaccinale prosegue anche con il supporto del vaccino di Moderna, ma difficilmente si potranno rispettare le tempistiche previste. Dopo la prima fase di immunizzazione dei medici e degli infermieri sono cominciate le somministrazioni agli anziani over 80, poi sarà la volta degli insegnanti e degli operatori del trasporto, delle forze dell'ordine e dei detenuti. Il ritardo di Pfizer farà con ogni probabilità ritardare l'iniziativa di vaccinare gli over 60 entro febbraio.