Meno di 24 ore di ricerche prima che Danilo Valeri fosse ritrovato dalla polizia. Il ventenne era stato sequestrato nella notte di giovedì mentre si trovava nei pressi di un ristorante giapponese che ha già provveduto a fornire agli inquirenti le immagini delle telecamere di sicurezza. La zona è quella di Ponte Milvio, luogo di movida della capitale ed ora si tratta di ricostruire, non solo la dinamica dei fatti, ma soprattutto il movente, con la direzione Distrettuale Antimafia che ipotizza il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. A portare via il giovane un gruppo di persone non armate che lo hanno preso di forza davanti ad alcuni suoi amici dopo che era uscito dal ristorante dove aveva cenato e che lo hanno costretto a salire su un'auto partita a tutta velocità verso la tangenziale. Valerio vive con la famiglia nel quartiere di San Basilio ed è proprio sui legami criminali del padre, Maurizio Valeri, coinvolto in passato in indagini sullo spaccio di droga e considerato dagli inquirenti l'organizzatore di due piazze importanti del quartiere, che indaga la squadra mobile. L'uomo, gambizzato lo scorso maggio nella zona del Tiburtino, venne preso di mira probabilmente anche in merito al racket delle occupazioni delle case popolari e non solo per i suoi collegamenti con il mondo dello spaccio. Indagini che cercano inoltre conferme tra i testimoni del rapimento, tra chi ha visto impotente quello che stava accadendo e magari ha filmato con il cellulare. Anche se per ora i video più attendibile restano quelli delle telecamere di sicurezza del ristorante che potrebbero aver ripreso in volto uno o più rapitori.























