"Si, sono vaccinato. Che vuole vedere il Green Pass?" "Io mi farei pure il terzo, non è un problema". La risposta per tutti, è la stessa. Nessuno ha dubbi, il vaccino è fondamentale, soprattutto quando per lavoro, sei a contatto con tante persone. E nel Centro Agroalimentare di Roma, sono migliaia gli addetti. In un area enorme, 140 ettari, oltre 400 ditte hanno la loro base. Ognuna di queste ha i propri dipendenti, per un totale di 6/7mila persone che, ogni giorno, sette su sette, entrano per caricare, scaricare, vendere e comprare. Migliaia di persone con rapporti e scambi continui tra di loro e il timore che si potesse sviluppare un focolaio, nel periodo peggiore della pandemia, c'è stato. "È stato un periodo molto intenso. Intenso di lavoro e di preoccupazioni, perché c'era l'esigenza di lavorare. Cioè noi eravamo una di quelle attività che non poteva fermarsi. La situazione adesso è completamente cambiata, diciamo non è che non ci sia più la preoccupazione del Covid, che rimane è un problema ancora che sta sul tavolo, però la si affronta in tutto un altro modo." Controlli ovunque, Green Pass alla mano all'ingresso degli uffici per i dipendenti del CAR, a campione tra gli addetti all'interno dei padiglioni del mercato, dove inoltre, ogni operatore, controlla i propri dipendenti. "Di loro spontanea volontà, si sono vaccinati. Tutte le mattine c'abbiamo un addetto che controlla che abbiano il Green Pass." "Siamo stati in prima linea un anno e mezzo e non vedevamo l'ora di vaccinarsi. La verità è questa." "All'interno del Centro Agroalimentare, la percentuale di persone vaccinate è molto alta. Ho trovato in questa categoria, in questo mondo, una disponibilità nei confronti della vaccinazione, vista proprio come un traguardo positivo, no. Un passaggio che ci porterà fuori." È la volontà di salvaguardare luoghi e posti di lavoro, oltre che se stessi. La speranza di lasciarsi tutto alle spalle, la consapevolezza è nelle parole di chiunque. "L'unica soluzione per uscire da questo incubo, è il vaccino.".