Si sono immersi a 27 miglia dalla costa siciliana, tra Sciacca e Pantelleria, hanno poggiato i piedi sulla sommità del vulcano che da due secoli riposa sott'acqua e hanno ripreso il mondo marino che nel frattempo si è formato intorno ai resti dell' isola sommersa, per un progetto che punta a raccontare nelle scuole la storia affascinante della Ferdinandea. Un'isola che nell'Ottocento è apparsa più volte, la prima nel 1831 in seguito ad una eruzione, per poi scomparire facendosi beffa dei Paesi che se la contendevano, la Francia e l'Inghilterra, mentre il Regno delle Due Sicilie riuscì a farvi piantare sopra una bandiera e a darle questo nome in omaggio a Re Ferdinando II di Borbone. Una squadra di studiosi ed esploratori subacquei, coordinati dall'Associazione Marevivo, si è concentrata sulla mappatura del fondale marino, sull'analisi della geomorfologia del vulcano sommerso e le forme di vita marina che popolano l'area. "Prima di tutto la conoscenza, far conoscere sempre a un più grande pubblico un patrimonio sommerso del nostro mare. L'Isola Ferdinandea è stata indicata quale sito d'interesse all'interno di Agrigento capitale italiana della cultura. Quindi, quale miglior occasione per far conoscere questo sito di particolare pregio?" Obiettivo della missione: far conoscere un sito ricco di biodiversità che può essere visitato dai sub, ma potrà anche essere ammirato a distanza attraverso un visore che darà allo spettatore la sensazione di trovarsi qui a nuotare con i sub, tra coralli e creature marine, grazie a queste immagini in 3D e a 360° girate dal documentarista subacqueo Riccardo Cingillo e dal fotografo Santo Tirnetta, guidati da uno dei maggiori conoscitori dei fondali di questo tratto di mare, Mimmo Macaluso. "È un'oasi di biodiversità nel Mediterraneo, in questo tratto di Stretto di Sicilia. Le alghe hanno colonizzato gli antichi basalti e tutti gli anfratti creati dall'eruzione vulcanica rappresentano un rifugio per i pesci. Noi invitiamo i sommozzatori da tutto il mondo, perché veramente l'isola Ferdinandea ha incuriosito molti, partendo dalla bellissima città di Sciacca, a effettuare delle bellissime immersioni nel cosiddetto Banco di Graham. Ma quello che abbiamo voluto fare con la realizzazione di queste immagini uniche, molto particolari, a 360°, è quello di portare i bambini invece sott'acqua, in una immersione virtuale, ma neppure tanto virtuale perché le immagini sono reali, per innamorarsi di questo ambiente marino. E non soltanto i bambini, anche i portatori di disabilità e gli anziani che non hanno possibilità di raggiungere il Banco di Graham, i resti dell'isola Ferdinandea".