Matteo Salvini lo aveva annunciato e la mannaia della precettazione è scattata ancora. Il Ministro dei Trasporti che aveva fatto sapere che di fronte a scioperi ripetuti a ridosso del Natale sarebbe intervenuto per lenire i disagi per gli utenti ha firmato il provvedimento per sforbiciare quattro ore alla protesta di 24 ore proclamata dal 12 sera al 13 dicembre e non solo: "Si potrà e si dovrà anche ragionare insieme ai Sindacati, non contro i Sindacati di un aggiornamento della legge sullo sciopero che è un diritto costituzionale garantito ma se c'è più di uno sciopero al giorno vuol dire che anche lo strumento sciopero va aggiornato all'anno 2025". L'Unione Sindacale di Base che ha proclamato lo sciopero generale ed è stata convocata al dicastero, non intende piegarsi al diktat: "Come previsto e come prevedibile è stata di fatto la liturgia, questo è un film già visto purtroppo è per quanto ci riguarda noi abbiamo già comunicato che non procederemo né a revocare, ne a ridurre gli scioperi in atto". Sul fronte della manovra al Ministero dell'Economia si è tenuta una riunione sugli emendamenti indicati da un vertice tra i leader del Centro Destra, tra questi c'è il rinvio del taglio del secondo scaglione dell'Irpef e si procederà sul ceto medio dopo aver consolidato i conti pubblici, la Flat Tax verrà ampliata a 35 mila euro per i redditi dei dipendenti, la riduzione dell'aumento della tassazione sulle criptovalute e della web tax per le piccole imprese. Intanto il Presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato di Fratelli d'Italia fa sapere che per finanziare l'Ires Premiale per le imprese che assumono o investono, potrebbe servire un contributo delle banche: "Potrebbe esserci un piccolo sacrificio", annuncia, rispetto all'importante successo invece che hanno avuto nell'ultimo periodo certificato anche dalle Agenzie di Rating.