Ancora un incidente ferroviario in Puglia, ancora una volta due treni che si scontrano sul binario unico. Di diverso, rispetto alla sciagura della quale tra poco ricorrerà il primo anniversario, c’è, per fortuna, il bilancio. Furono 23 le vittime dello scontro tra Corato e Andria; solo pochi feriti, in Salento, appena fuori la piccola stazione di Galugnano. È qui che nel pomeriggio si verifica l’incidente, provocato anche in questo caso, pare, da un errore umano. Secondo una prima ricostruzione non ancora ufficiale, uno dei treni era fermo ad attendere l’okay per entrare in stazione, dove un breve tratto a doppio binario avrebbe garantito lo scambio con l’altro treno, che invece è partito, nonostante il semaforo rosso. L’impatto, per fortuna, è avvenuto a bassissima velocità. Peraltro, dopo la strage dello scorso anno, su queste tratte si viaggia al massimo a 50 all’ora, provocando piccole ferite e contusioni per il macchinista e a una decina di viaggiatori. Pare ce ne fossero ottanta a bordo, molti turisti. Immediati i soccorsi, con le ambulanze che hanno fatto la spola con i vari ospedali della zona. Sul posto, dopo pochi minuti, anche i magistrati della Procura di Lecce che hanno aperto un’inchiesta che, oltre ad accertare le cause dell’incidente, dovrà chiarire anche come mai le Ferrovie del Sud Est, la società che gestisce la tratta, abbia speso solo una piccola parte, come fa sapere la Regione, dei fondi stanziati per la sicurezza del binario unico.