Poche ore e si ricomincia. Tutte le famiglie italiane attendono con preoccupazione il nuovo periodo di didattica a distanza dei figli. In alcuni casi è l'ennesimo. Da lunedì infatti, i ragazzi che rimarranno a casa in dad sono 8 su 10. Nelle zone rosse è sospesa la didattica in presenza in tutte le scuole, dai nidi alle superiori. L'incremento degli studenti in dad è soprattutto nel Lazio, Veneto e Piemonte. A conti fatti il virus costringe a casa il 95% degli studenti del Nord e meno di due su tre nel Mezzogiorno. Al Centro invece, ci si attesta sulla media nazionale degli 8 su 10. Nelle zone arancione invece le scuole possono restare aperte, gli studenti delle superiori possono andare in classe, ma non al 100%. Ogni scuola in base all'autonomia garantisce la presenza in istituto di almeno il 50% degli studenti, ma non più del 75%. I ragazzi, dunque, vanno a scuola a giorni o a settimane alterne. Tutti gli altri alunni dalla scuola dell'infanzia alla terza media vanno regolarmente a scuola. Ma c'è un ampio margine discrezionale e gli studenti, stufi della dad, scendono in piazza in diverse regioni al grido di salviamo la fine dell'anno scolastico, preoccupati che questo nuovo stop sia quello definitivo.