Lezioni a distanza, almeno per un'altra settimana per le superiori, confermata invece la libera scelta per elementari e medie. Sulla scuola la regione Puglia continua dunque a far valere le proprie prerogative. L'ultima ordinanza, valida fino al 23 gennaio, ribadisce il no al rientro in classe degli studenti delle scuole secondarie e di secondo grado, ai quali dovrà essere ancora garantita la didattica digitale integrata. Più complesso il discorso per elementari e medie, dove la scelta, caso unico in Italia, continuerà ad essere demandata ai genitori, come succede ormai da novembre. L'obbligo di presenza in un periodo di pandemia con la dichiarazione dello stato di emergenza non può esistere, nessuna famiglia può essere obbligata a mandare a scuola i propri figli. Ma oltre a dividere i genitori, le scelte di Emiliano scontentano anche i sindacati pronti ormai alla mobilitazione. Il servizo a domanda nel primo ciclo e lo scavalcamento dell'autonomia scolastica su delicati temi come didattica e organizzazione, le principali contestazioni delle associazioni di categoria che denunciano inoltre, come ormai non si parli più del piano sanitario che avrebbe dovuto favorire la riapertura in sicurezza delle scuole pugliesi.