Regione Puglia bocciata sulla scuola, il Tar ha sospeso infatti l'ultima ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano che disponeva per 15 giorni la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione dei servizi per l'infanzia, a ricorrere al tribunale amministrativo regionale, ravvisando nella nona ordinanza in appena 5 mesi del governatore pugliese, una compressione del diritto fondamentale all'istruzione erano stati il Codacons in rappresentanza di diversi genitori e alcune associazioni di insegnanti e a rileggere il decreto monocratico del Presidente Orazio Ciliberti, la decisione del Tar suona come una bocciatura pesantissima per la regione Puglia, innanzitutto vengono contestate le motivazioni alla base di quell'ordinanza che non possono essere legate esclusivamente all'attuazione del piano vaccinale degli operatori scolastici. Se così fosse, scrive Ciliberti, il provvedimento regionale dovrebbe essere prorogato per un periodo più lungo, vanificando l'apporto formativo e didattico dell'anno scolastico 2020/2021, ma la decisione del tribunale amministrativo entra anche nel rapporto tra lo Stato e le regioni, ricordando che queste ultime possono sì introdurre misure derogatorie più restrittive rispetto a quelle del Governo, purché però coerenti con il livello di gravità dell'emergenza in ambito regionale e la Puglia al momento è in zona gialla, a questo punto come dal Dpcm gli studenti pugliesi dovrebbero tornare in classe, ma pare che il governatore Emiliano sia già al lavoro per una nuova ordinanza.