Non conta il freddo, la paura delle verifiche, la sveglia all'alba per gli studenti delle superiori in Toscana è come un primo eccitante giorno di scuola. Siete contenti? Sì, tantissimo perché comunque rivediamo gli amici, i professori, ci è mancato stare a scuola. Iniziavamo le videolezioni alle 9:15, quindi fino alle 8 dormivo oggi mi sono svegliata un po' prima, però, è stato bello. Quando dobbiamo affrontare compiti e verifiche a scuola, alla fine ci svegliamo con la voglia di vedere i compagni e di essere vicini. Il piano per il rientro al 50% in presenza si è concentrato su trasporti, 329 mezzi in più e oltre l'impegno della polizia municipale sono entrati in funzione i tutor. Il progetto si chiama Ti accompagno ed è attivo alle fermate nei pressi degli istituti scolastici. Volontari o guardie giurate hanno un fondamentale obiettivo. Noi dobbiamo controllare che ci sia il distanziamento, la mascherina sia ben portata. Tutto questo sarà sufficiente? La Toscana ci prova, tenendo sotto controllo i numeri dei contagi e chiedendo i vaccini anche per gli insegnanti, sperando così di diventare un modello. Spero che sia qualcosa che serve anche a livello nazionale per le regioni che invece hanno avuto timore perché è indubbio che vedremo nell'arco di un paio di settimane quello che sarà l'andamento dei contagi. Vedremo allora chi avrà fatto la cosa giusta, se c'è stato coraggio o imprudenza. Gli insegnanti e i ragazzi hanno pochi dubbi sul fatto che la scuola sia soprattutto questo. C'è grande gioia nell'avere i ragazzi, grande gioia nell'insegnare come si deve insegnare.