L'estate di lavori in corso sta finendo. Qui alla scuola media Botticelli di Firenze si sono abbattuti muri per creare aule più grandi, alcune classi avranno un ingresso dedicato, anche la terza C. Si percorre un vialetto come in un villaggio vacanze, basta attraversare la nuova porta antipanico per entrare nella scuola. Le sedie e i banchi sono ancora accatastati nei corridoi, ma un inizio è sempre un inizio e, anche se il percorso non è stato privo di insidie, sì, questo luogo tornerà ad essere animato dalle esuberanze degli adolescenti. Diciamo, è stato fatto uno sforzo veramente fuori dall'ordinario. Quindi io a luglio era molto pessimista. Adesso il grosso è fatto. Ci sono i dettagli che si affollano nella mente dei dirigenti e non solo in questo periodo, però io sono ottimista, anche perché il rientro a scuola è diventato una priorità per il Paese. Quindi, ripartiremo. Certo ci sarà una gestione del dopo che non sarà semplice. Il comune di Firenze ha stanziato un milione di 1.250.000 euro per i lavori di edilizia scolastica leggera e per gli arredi ma cosa resterà dopo l'emergenza Covid di questi soldi? Noi abbiamo deciso insieme ai nostri uffici tecnici e insieme ai dirigenti scolastici di effettuare tutta una serie di lavori che poi potessero rimanere nel tempo, per cui lavori di adeguamento migliorativi per avere aule più grandi e per fare in modo che poi nel tempo possano essere utilizzati anche quando ci augureremo finirà l'emergenza Covid. Faccio un esempio concreto: in una delle scuole di Firenze, la scuola Montagnola dove abbiamo abbattuto tantissime pareti, abbiamo aule molto grandi in quel caso, poi, successivamente, installeremo delle pareti mobili in modo che le scuole possano decidere se utilizzarlo intere, poterle suddividere per laboratori e poterle usare anche in un'epoca successiva.