Scuola, Giannelli a Sky TG24: vaccini a 80% personale

06 apr 2021
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Professore eccomi. Sono da lei perché domani riaprono le scuole, così come previsto, un ritorno a scuola mi pare di 5 milioni di studenti, fino alla prima media. Allora, intanto le chiedo la quantità, se è esatto il numero che le ho dato, ne ha contezza diciamo, lo può riscontrare? Quanti studenti ritornano in classe?" "Buongiorno innanzitutto, il numero è esatto. Naturalmente dobbiamo distinguere tra le zone arancioni e le zone rosse, perché nelle zone arancioni diciamo che tutto il primo il ciclo torna in presenza, quindi fino alla ex terza media, tutta la secondaria primo grado e invece nelle zone rosse ci si ferma per quanto riguarda la presenza alla prima classe della secondaria di primo grado, quindi la prima media". "Professor Giannelli, posso chiederle se, cioè, noi abbiamo sempre detto che di fatto il ritorno a scuola doveva essere un ritorno in sicurezza. Che cosa è cambiato rispetto a quando le abbiamo chiuse le scuole? Quando abbiamo rimesso in DAD, in didattica a distanza i nostri ragazzi" "Guardi, sostanzialmente quello che è cambiato è il numero di persone vaccinate nel nostro Paese e sicuramente il numero di operatori scolastici vaccinati, che diciamo, adesso è molto elevato, siamo oltre il 80%. Questi sono i parametri effettivamente modificati. Per quanto riguarda altre condizioni, quindi da un lato l'esistenza di un piano di monitoraggio, di screening basato su tamponi veloci, dall'altro quello della messa in sicurezza dei mezzi di trasporto pubblici che sono necessari per i ragazzi più grandi, devo dire che non registro particolare passi avanti e quindi è chiaro che si continua con queste difficoltà. La nota positiva, ripeto, è l'andamento delle vaccinazioni, che comunque è un pò a rilento" "Quello è sicuramente un dato positivo, ma voi questa cosa del controllo settimanale, vi è arrivata, non è partito, cioè qual è stato il problema? Perché noi sapevamo, l'aveva detto anche il ministro, proviamo a partire col monitoraggio, per fare in modo che quando c'è un positivo, si becca subito, si isola, si circoscrive sostanzialmente il focolaio e soprattutto si parte col tracciamento. Questo benedetto tracciamento che ha avuto sempre avuto una vita non troppo fortunata, che cosa è successo? Dove vi siete arenati?" "Guardi, credo che ci sia sostanzialmente un problema logistico, nel senso che effettuare questa operazione su tutta la popolazione studentesca in presenza, effettivamente è un'operazione di grandi dimensioni. Quindi io credo che da questo punto di vista probabilmente i numeri degli operatori e dell'organizzazione logistica non siano stati o non siano ancora sufficienti per condurla, fatto sa che non si sta portando avanti, se non per realtà isolate diciamo" "E voi che cosa avete fatto da parte vostra?" "Dunque, le scuole sono state messe in sicurezza da tempo, per cui quello si può fare all'interno delle scuole l'abbiamo già fatto, essenzialmente il distanziamento, l'utilizzo delle mascherine e la igiene, la sanificazione delle mani. Questo si continua a fare, ora il problema è se con le nuove varianti, che sicuramente sono più contagiose, queste misure sono sufficienti. Da parte del CTS sappiamo che sembra essere così, d'altronde la garanzia di vaccinazione per il personale mette questo al sicuro e d'altro canto limita la diffusione. Certamente non si può impedire però che il virus possa passare da una famiglia all'altra grazie al contatto tra bambini" "Senta Professor Giannelli, avete pensato, si era parlato della possibilità di recuperare le ore perse nel weekend, nel pomeriggio. Perché di fatto anche questa misura non è partita? da chi dipende?" "Guardi, parlare di ore perse secondo me è improprio, sia gli operatori sia gli alunni le ore che dovevano fare, che dovevano frequentare le hanno frequentate" "Professore, non mi dica che però la didattica a distanza è la stessa cosa della didattica in presenza" "No, non lo dico. Dico semplicemente che il numero di ore il tempo dedicato a questa attività è stato quello più o meno canonico, quindi parlare di recupero è improprio. Certamente qualcosa si potrebbe fare, infatti il Ministro Bianchi ne ha parlato e si sono stati previsti dei finanziamenti per delle attività ulteriori da svolgere dopo la chiusura delle lezioni ufficiali, quindi si potrà avere un'attività volta alla maggiore relazionalità e volta anche al recupero di alcune materie, nel periodo diciamo dopo la fine della conclusione delle lezioni, basandoci anche su personale esterno alla scuola" "Ma invece per per le scuole, quelle elementari per intenderci professore, gli insegnanti fanno lezione, se non sbaglio, per poco più di 3 ore mentre normalmente se fossero in classe sarebbero di più, sarebbe immagino almeno cinque, almeno quando io andavo alle elementari, comunque un orario ridotto rispetto a quello canonico" "Guardi, questo non è vero, dipende molto, è molto variabile, però per la maggior parte delle situazioni di cui io sono a conoscenza, l'orario è sostanzialmente quello pieno e poi comunque dobbiamo ricordare che le scuole primarie sono andate in presenza fino a poche settimane fa, è soltanto con l'avvento delle nuove varianti che c'è stata una stretta maggiore anche su di loro" "Bene, professore andiamo al digiwall col nostro Alberto Giuffrè che ci fa vedere un po' di numeri proprio sul fronte scuole e sul ritorno sui banchi" "Da domani oltre 5 milioni di studenti, 6 su 10, ritornano sui banchi. Sono gli alunni di scuole statali e paritarie che potranno appunto seguire le lezioni in presenza su un totale di 8 milioni e mezzo di studenti. Fa eccezione la Regione Puglia, perché il Decreto Draghi prevede delle deroghe su misure condivise con autorità sanitarie, allora il Governatore Emiliano ha deciso di prorogare fino al 30 aprile la possibilità per le famiglie di scegliere tra didattica in presenza e didattica a distanza. Delle evidenze scientifiche alla base della decisione del Governo aveva parlato anche il premier Draghi nel corso dell'ultima conferenza stampa, sentiamo le sue parole: "La scuola, fino alla prima media, di per sé non sia fonte di contagio, sia fonte di contagio in misura molto limitata, ciò che è fonte di contagio è tutto il resto che avviene intorno alla scuola, in primis il trasporto, le attività parascolastiche sono difficilmente controllabili quindi, più si alza l'età scolastica, più queste attività aumentano" Allora appunto ritornano sui banchi asili nido, scuole d'infanzia, elementari e prime medie anche in zona rossa. Vediamo invece la situazione per quanto riguarda la zona arancione, si parla di scuola in presenza fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori. Poi c'è la campagna di vaccinazione, sappiamo che il personale scolastico viene considerato nelle categorie prioritarie, questa la situazione: al momento sono oltre un milione le dosi somministrate al personale scolastico e 546 mila ancora le persone nell'ambito scolastico da vaccinare. Questa dunque la situazione all'interno del mondo della scuola. "Professore allora, noi tra pochissimo andiamo a Londra con la nostra Tiziana Prezzo, che ci racconterà un Regno Unito che si apre, finalmente c'è una data, è il 12 di aprile e il ritorno in classe c'è già stato, tra un po' ce lo racconta la nostra corrispondenza del Regno Unito. Mi dice però, voi un di fatto un contatto, un dialogo costante col Ministero, col ministro, lo avete avuto affinché partissero questi test, perché potrebbe essere una garanzia, come dire, di monitoraggio e quindi di controllo e di ritorno più sicuro in classe?" "Certo, è una nostra costante attenzione, ne abbiamo anche fatto oggetto anche di reiterata richiesta, però naturalmente la cosa non dipende tanto dal Ministero dell'Istruzione, quanto dall'organizzazione integrata tra Ministero della Salute e soprattutto regioni, Protezione Civile e direi anche l'Esercito, perché senza l'intervento di tutte queste componenti, mi sembra difficile riuscire a varare un piano così articolato, così massivo" "Quindi sintetizzo male se dico che riapriamo nelle stesse condizioni in cui abbiamo chiuso?" "Io direi che non riapriamo nelle stesse condizioni, perché comunque la componente, la caratteristica essenziale della maggior vaccinazione diciamo che tutto sommato c'è, quindi non sono le stesse condizioni, Sicuramente stiamo meglio" "Sappiamo anche però che il virus circola tra i ragazzi, i ragazzi non sono stati vaccinati Professor Gianelli, quindi sono stati vaccinati chiaramente gli insegnati, non i ragazzi, per cui se circolava tra di loro continua" "Certo, infatti il problema qual è? che il personale scolastico e ha una elevata età media, quindi era necessario metterlo in sicurezza, sia per tutelare la salute sia però per impedire a sua volta un effetto di amplificazione. Quindi se è vero che tra i ragazzi può circolare, comunque non tanto, questo non avviene all'interno delle scuole, come ha messo lo stesso Presidente Draghi, il problema sono come al solito gli assembramenti esterni" "E i mezzi di trasporto, tra l'altro professore la ringrazio molto, poco fa leggevo una notizia che arriva proprio dal Ministero della Salute, di un importante operazione del NAS, quindi stiamo parlando dei Carabinieri, che hanno controllato sui mezzi di trasporto pubblico diversi mezzi e sono risultati positivi soltanto 26 casi su 693, mi sembrano un po' pochini ma questo è il dato. Sono i Carabinieri della Tutela della Salute che hanno realizzato in stretta intesa col Ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale. Questi sono i dati: 693 veicoli adibiti al trasporto che sono stati controllati, 65 hanno evidenziato irregolarità e soltanto, da quello che leggo qui, 26 sono stati i casi positivi riscontrati. Sappiamo bene che la vulnerabilità è nel mondo intorno alla scuola Professor Giannelli. Poi ci facciamo un aggiornamento tra qualche settimana, così capiamo come sta andando" "Va bene, grazie" "Grazie, buon lavoro e buon inizio, nuovamente".

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