L’iter è lo stesso del terremoto del 24 agosto, solo che le condizioni atmosferiche, l’arrivo dell’inverno e quella neve che fa capolino sulle montagne, impediscono di allestire vere e proprie tendopoli. Lo ha ribadito il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, spiegando che con l’emanazione del decreto è stata pubblicata un’ordinanza per avviare una gara pubblica per la fornitura dei container. Lo ha confermato il Commissario straordinario per il terremoto, Vasco Errani, che è tornato a Norcia. “Ad Amatrice, ad Accumoli, ad Arquata, abbiamo fatto i campi-tenda. Qui, naturalmente, per condizioni meteorologiche, se guardiamo alla nostra sinistra, sulle montagne, c’è la neve. Non era pensabile, sarete d’accordo con me, di tenere le tende, quindi abbiamo costruito questa ipotesi in tempi rapidissimi”. Saranno i sindaci ad indicare le zone dove devono essere destinati i container. Su questo terreno saranno sistemati i container per dare alloggio innanzitutto a chi è rimasto qui, in attesa che arrivino le casette di legno. Container e non tende, per consentire ad allevatori e aziende agricole, e a chi non vuole e non può lasciare il territorio, di restare qui, vicino alle loro case e al loro lavoro. Non cambia il fine, ma solo la soluzione transitoria, dunque. Restano le altre soluzioni, il contributo autonomo di sistemazione che consente di prendere in affitto una casa nelle vicinanze, scegliere di trasferirsi temporaneamente negli hotel sulla costa. Ma in tanti ancora dormono nelle roulotte e nei camper. Non è una soluzione comoda, il container, chiarisce Curcio, anche se si tratta di container migliori rispetto al passato, in attesa delle casette di legno e di riportare le persone nei loro paesi e nei loro borghi.