A pronunciarlo per esteso, l'acronimo suona quasi dolce: "Not in education, employment or training". Sintetizza invece un concetto molto triste: la rassegnazione. Il termine Neet individua da anni quel nutrito gruppo di persone che non sono impegnate né nello studio, né nel lavoro, né nei corsi di formazione. È un’istantanea scattata periodicamente dagli istituti di statistica che ricorda che c'è un esercito di rassegnati. L'ultima foto è di Eurostat. Ricorda che nel 2017 la Sicilia si è confermata maglia nera in Europa per numero di ragazzi fra i 18 e i 24 anni che non sono impegnati né nello studio, né nel lavoro. Il dato è preoccupante: il 39,6%. Seguono nella graduatoria Campania, Puglia e Calabria. Le foto si ripetono statisticamente quasi identiche da otto anni, con qualche specifica in più sull’identità di questi cosiddetti Neet. Sono soprattutto ragazze che, terminata la scuola dell'obbligo, finiscono nel mercato del lavoro nero. Seguono i diplomati che non trovano un impiego stabile, poi i laureati con competenze giudicate già obsolete. Stessa istantanea, non cala il numero di questo esercito di Neet. L'unica cosa che cala, forse, è la speranza.