I panni sono rimasti lì, ad asciugare. Antonella era molto precisa, non li avrebbe mai lasciati al balcone oltre il necessario, ci racconta la vicina, Pascal, che si era insospettita vedendoli ancora stesi venerdì. Antonella era già morta. Una delle ultime persone a vederla viva alla fine di gennaio è la vicina Veronica, che spesso l'accompagnava in paese perché Antonella non guidava. "Lei mi aspettava e mi diceva: che fai mi dai un passaggio in paese? E glielo davo, perché era a piedi." Gli uomini della scientifica tornano a perlustrare il giardino e il terreno in cui sono stati trovati i resti carbonizzati di Antonella Salamone, alla ricerca di elementi utili a ricostruire tempi e modalità del massacro. Giovanni Barreca ha ucciso prima la moglie e poi, giorni dopo, i figli: il 16enne Kevin e il piccolo Emanuele di appena 5 anni al termine di un delirante piano, pensato e messo in atto nella convinzione di esorcizzare il demonio. Un macabro rituale iniziato forse una settimana prima e a cui potrebbe avere assistito la figlia maggiore, Miriam, risparmiata dalla furia omicida del padre e dei due complici. I tre figli non andavano a scuola da una settimana e ad un compagno, prima di sparire nel nulla, Kevin aveva mandato un messaggio inquietante: ci sono due persone a casa per cacciare il demonio. Il fratello di Antonella, arrivato da Novara, dove vive, si dispera per non aver capito quanto grave fosse il pericolo: "Mia moglie era la migliore amica di mia sorella, praticamente si sentivano sempre. Mia sorella ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Mi dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti, i demoni, ma noi pensavamo in modo figurato. Lei voleva mandarli via, ma quello che li teneva in casa era lui. Loro si sono infilati in casa, hanno detto che dovevano dormire lì per togliergli gli spiriti da casa." Due persone, Sabrina Fina e Massimo Carandente, che ora sono in carcere, accusate, come Giovanni Barreca, di omicidio e occultamento di cadavere.