La prima data da segnare sul calendario delle norme anti-Covid, quasi vuoto ormai da mesi, è quella del 30 settembre prossimo, ultimo giorno indicato dall' ordinanza del Ministero della Salute del 16 giugno scorso in cui è prorogato l'uso della mascherina ffp2 sui mezzi di trasporto pubblico o negli ospedali. Stop dunque dal 1 ottobre, salvo proroghe o raccomandazioni dell'ultima ora, all'uso dei dispositivi di protezione personale su autobus, tram, metropolitana e treni, e in tutte le strutture sanitarie. Qui però continuerà ad essere richiesto il Green Pass per accedere fino alla fine dell'anno. In sostanza nei prossimi tre mesi, salvo cambiamenti nella politica della lotta al Covid, chi entrerà in un ospedale o in un RSA potrà farlo senza coprire naso e bocca ma dovrà avere comunque un Certificato Vaccinale valido. E se a scuola i bambini sono tornati senza mascherine e senza distanziamento, nel mondo del lavoro si distingue ancora tra settore pubblico, dove non sono più obbligatorie ma solo consigliate in alcune occasioni, in file, in ascensore o a contatto con persone fragili, e quello privato dove fino al 31 ottobre restano obbligatori i dispositivi di protezione individuale per chi lavora fianco a fianco. Mentre i casi tornano a salire e la campagna vaccinale è in una fase di stallo, gli ospedali restano vuoti. Intanto le norme sull' isolamento dei contatti vengono difficilmente rispettate se non in ambito scolastico. L'obbligo per 10 giorni di ffp2 per i contatti stretti resta, le segnalazioni però riguardano quasi tutte la scuola, dove esiste ancora il tracciamento. Eppure chi risulta positivo e non ha sintomi uscirà col tampone negativo e senza mascherina dopo 5 giorni.