Sono passati 32 anni dalla strage di Via D'Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta. E ancora la verità non è stata scritta. Adesso a Caltanissetta si apre un nuovo capitolo. Il Gup David Salvucci ha rinviato a giudizio 4 poliziotti, 3 dei quali già in pensione, con l'accusa di aver reso falsa testimonianza in un altro processo sul depistaggio delle indagini relative alle stragi sempre tenutosi nel capoluogo nisseno. I poliziotti, all'indomani delle stragi del '92, facevano parte del gruppo investigativo Falcone e Borsellino che aveva proprio il compito di indagare sugli eccidi di Capaci e di Via D'Amelio. E, secondo il PM Maurizio Bonaccorso, durante i processi avrebbero reso false dichiarazioni per sviare i giudici. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli, dunque, andranno alla sbarra, ed il processo inizierà il prossimo 17 dicembre. Durante l'ultima udienza, prima della decisione del Gup, i legali dei poliziotti avevano cercato di smontare le tesi dell'accusa, sostenendo che i propri assistiti non avevano mai mentito, sottolineando poi che gli investigatori della squadra Falcone e Borsellino erano solo l'ultima ruota di un carro che muove qualcun, altro lasciando intendere probabilmente che le eventuali responsabilità sarebbero dovuti ricadere su altre persone. Intanto però a giudizi adesso ci sono i 4 poliziotti.