Strage Fidene, nuova udienza del processo. Campiti parla in aula

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14 giorni fa

Parla a lungo in aula Claudio Campiti. Parla, e quasi giustifica quanto ha fatto. Si autoassolve, espone con fermezza le sue ragioni. E in caso di condanna chiede l'isolamento. Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi, Fabiana De Angelis e Nicoletta Golisano sono le sue vittime. Battute finali per il processo di primo grado al responsabile della strage di Fidene, accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Campiti, che divorato dal rancore, dalla rabbia, dal livore nei confronti dei membri del consorzio Valle Verde, ha sottratto un'arma, due caricatori e centinaia di proiettili dal poligono di tiro di Tor di Quinto, per poi raggiungere un bar di Fidene, dove era in corso un'assemblea del consorzio. Sparare e uccidere, era l'11 dicembre 2022. Le responsabilità di Campiti, per il quale la prima Corte d'Assise di Roma ha respinto la richiesta di perizia psichiatrica, sono evidenti. Da valutare, invece, le posizioni degli altri due imputati, accusati di omessa custodia delle armi: il presidente della Sezione Tiro a Segno Nazionale di Roma e un dipendente addetto all'armeria del poligono di Tor di Quinto. C'è bisogno di capire come sia stato possibile portare via un'arma senza che nessuno se ne rendesse conto, comprendere le eventuali responsabilità per dare una risposta a chi chiede giustizia. .