Una serra, un camminamento, spazi educativi ambientali, un giardino pensile un edificio integrato con il territorio circostante dal punto di vista architettonico un impianto tra i più avanzati al mondo dal punto di vista del recupero energetico e della materia, ma anche un'opera dal valore sociale significativo, dice il sindaco della capitale Gualtieri, presentando in Campidoglio il progetto del termovalorizzatore di Roma. "Impianto con le migliori tecnologie al mondo che consente quindi di produrre energia pulita l'equivalente di 200 mila famiglie,dei consumi di 200 mila famiglie, di recuperare materiali che altrimenti andrebbero perduti, molto preziosi e importanti e che ha un tasso di emissione di inquinamento praticamente pari a zero cioè una strada di Roma è più inquinata dell'aria del termovalorizzatore." Aggiudicata la realizzazione e la gestione ad Acea ambiente l'impianto sarà realizzato alle porte della capitale al confine con il Comune di Pomezia Santa Palomba, gestirà 600mila tonnellate di rifiuti grazie a due forni da 300mila tonnellate ciascuno in prospettiva l'obiettivo è duplica da un lato ridurre progressivamente l'indifferenziato da smaltire puntando sull'aumento di percentuale di differenziata, dall'altro rendere la capitale meno dipendente da impianti di smaltimento esterni un cambio di rotta decisivo. "Diamo un contributo importante alla transizione ecologica questione ambientale, ma naturalmente consentiremo e ci metteremo la città nei prossimi decenni finalmente di poter aspirare un livello di pulizia altissimo perché si risparmieranno tanti soldi dei romani che oggi sono spesi buttati per mandare i nostri rifiuti in giro per l'Italia è per l'Europa." Secondo il cronoprogramma l'avvio dei cantieri è fissato per il primo trimestre 2025 e il primo trattamento dovrebbe avvenire nelle intenzioni nell'estate 2027.