Test d'ingresso addio. Per diventare medico porte aperte a tutti, ma attenzione, solo in partenza, perché a garantire la giusta selezione dei più preparati saranno i primi sei mesi di corso. Le novità. Gli studenti che desiderano intraprendere la carriera medica potranno accedere al corso di medicina e chirurgia senza più sostenere le temute prove d'ingresso. Quindi uguali opportunità per tutti in partenza. La selezione avverrà alla fine del primo semestre, semestre filtro, attraverso una graduatoria nazionale. Durante questo periodo gli studenti frequenteranno i corsi e sosterranno esami che serviranno a valutare le competenze e le conoscenze ottenute. L'ammissione al secondo semestre dipenderà dai risultati ottenuti agli esami e dalla posizione nella graduatoria nazionale, basata sui crediti acquisiti. I selezionati potranno così accedere al secondo semestre, proseguendo il corso di laurea in Medicina. E ci sarà più spazio, perché crescono anche i posti disponibili. "Abbiamo abolito il test di Medicina, lo abbiamo fatto attraverso un provvedimento che ci consentirà di ridurre l'impatto del numero chiuso progressivamente, ma inesorabilmente. Stiamo andando verso un'apertura del numero chiuso sostenibile, programmata, ma inarrestabile". Gli studenti che invece non riusciranno a superare il semestre filtro, potranno comunque mantenere i crediti formativi acquisiti durante il primo semestre ed utilizzarli per iscriversi a percorsi formativi alternativi e accedere a curvature biomediche simili. Ora le preoccupazioni. Aprendo il primo semestre a tutti gli studenti ci potrebbe essere un sovraffollamento delle aule. La Conferenza dei Rettori delle università italiane ha espresso il timore che le risorse docenti potrebbero non essere sufficienti. E poi potrebbero esserci dei fenomeni di discrepanza tra i metodi di valutazione nei vari atenei.