Subito dopo la sentenza che l'ha condannata a 16 anni di carcere si è sentita male e si è accasciata a terra. Sara Cherici. "So che devo pagare ma non così, è troppo". Dice tra le lacrime alla sorella. Per la Corte d'Assise di Torino è colpevole: concorso morale nel tentato omicidio di Mauro Glorioso lo studente siciliano di 23 anni rimasto tetraplegico dopo essere stato colpito da una bici elettrica lanciata dal parapetto dei Murazzi il lungo Po torinese, nella notte tra il 20 e il 21 gennaio del 2023 da un gruppo di cinque ragazzi, tre minorenni, già condannati a pene che vanno dai sei anni e otto mesi ai nove anni e sei mesi e due maggiorenni tra loro c'è anche Sara che allora aveva appena compiuto 18 anni. "Lei la bici non l'ha mai toccata ma non ha fermato i suoi amici, non si è dissociata dal gesto e dopo non ha denunciato", ha ribadito la Pubblica Accusa. Sara Cherici è stata l'unica ad aver scelto il rito ordinario e ha ricevuto la condanna più alta. La Procura aveva chiesto 12 anni, la Corte l'ha condannata a 16 dopo nove ore di Camera di Consiglio. Si tratta del primo grado del processo, i suoi avvocati hanno già annunciato che faranno appello. Nel marzo scorso Victor Ulinici accusato di aver scagliato materialmente giù dal parapetto la bici da 25 kg che ha colpito alla testa e alla schiena Mauro Glorioso, era stato condannato a 10 anni e otto mesi con il rito abbreviato, il suo processo però è da rifare la Cassazione ha accolto il ricorso della Procura che ha ritenuto la pena troppo lieve per la gravità del gesto e delle conseguenze.